Russia: danza a -20° per i diritti umani

Neanche la temperatura di -20 gradi ha fermato la protesta della ballerina Aleksandra Portiannikova che indossando solo un tutu’ bianco, con le braccia ammanettate, si è esibita in un brano del “Lago dei Cigni” in piazza Porta Luski di fronte al Cremlino, il palazzo del governo russo, anticipando di un giorno l’arrivo della petizione di opposizione delle leggi liberticide promossa da Amnesty international.

A farle da contorno mentre ha volteggiato sulle punte dei piedi circondata dalla neve, alcuni militanti che mostravano il cartello che ha mostrato all’inizio della sua performance con una citazione attribuita a Putin: ”Una delle priorità dello stato e della società deve essere il sostegno del movimento per la difesa dei diritti umani”.

“E’ l’immagine di una Russia commovente ma priva di libertà” scrive la Novaia Gazeta, giornale di opposizione alle politiche di Putin.

“E’ un’azione contro le leggi che si approvano nel nostro Paese e ledono i diritti dell’uomo”, ha spiegato la ballerina, facendo riferimento in particolare ai provvedimenti che limitano il diritto di espressione, vietano la propaganda omosessuale tra minori e costringono le ong che prendono fondi esteri a registrarsi come ”agenti stranieri”. E continua: ”Purtroppo nel nostro Paese si puo’ chiedere l’autorizzazione per una manifestazione solo in un posto dove nessuno, tranne i giornalisti, puo’ vederla”..

Per abolire le leggi “liberticide” Amnesty International ha raggiunto con la petizione più di 300 mila firme, di cui un terzo in Olanda.

Video dal sito ansa.it:

http://www.ansa.it/web/notizie/videogallery/mondo/2014/01/31/Danza-manette-20-contro-Cremlino_9992598.html

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